5.05.2012 La Dolorosa di Natalia Saurin

TESTO

IMMAGINI

La Dolorosa di Natalia Saurin da Muratcentoventidue a Bari 
La Galleria Muratcentoventidue prosegue il suo programma espositivo con la mostra personale di
Natalia Saurin.
Dar volto alla complessità dell’identità femminile sembra essere la sfida di molte sempre più
numerose artiste presenti sulla scena contemporanea e una gran parte di esse sceglie il video come
mezzo preferito per inventare il proprio modo di rappresentarsi e avviare una relazione fra la
propria storia e quella di altre donne. Ed il video d’altra parte, per la sua natura fluida e la sua
identità ibrida e in virtù della sua immediatezza, facilità d’uso e semplicità ad essere riprodotto e
trasmesso, rappresenta un mezzo d’elezione con il quale esprimere il potere del personale nell’arte.
I video delle artiste dell’ultimo decennio fanno percepire da un lato un’elaborazione del pensiero
storico del movimento delle donne, anche se la maggior parte non ha avuto un legame diretto con
esso, data la giovane età, dall’altro un fastidio epidermico per stereotipi e cliché di ogni tipo,
compresi quelli legati alla retorica femminista.
Ne è un esempio Natalia Saurin, spesso protagonista dei suoi lavori che la vedono agire in un
territorio di confine tra la realtà e la banalità della vita quotidiana e un mondo immaginario e
fantastico che spesso ha a che fare con il mito. Attraverso i suoi lavori l’artista cerca di
reinterpretare persone, attività, oggetti, toccando quel sottile confine che separa il mito dalla
quotidianità e cercando di ribaltare con ironia e poesia gli stereotipi riguardanti la figura femminile.
Nella prima sala l’artista propone tre video frame e tre foto ( Forever and ever), ispirati
all’iconografia della Madonna Dolorosa , nei quali vediamo ritratte tre anziane signore all’interno
della propria casa; la tovaglia della festa diventa sfondo annullando lo spazio privato e i coltelli di
uso comune si convertono in ornamento simbolico.
Nella seconda sala propone il video Dance, Dance, Dance ispirato all’omonimo libro di Haruki
Murakami . Qui un’anziana signora emoziona lo spettatore raccontando che, pur sopraffatta dalle
difficoltà della vita, non ha mai perso la voglia di danzare. La donna all’interno della propria
cucina si trova a dialogare con i propri ricordi che invadono la quotidianità, realtà e sogno si
fondono in un istante, generando quella danza primordiale che collega l’esistenza individuale ai
moti celesti. Dopo un monologo sugli anni passati e sulla quotidianità la donna balla sotto una palla
da discoteca trapuntata di specchi, che ricorda un cielo stellato.
 
Muratcentoventidue-Artecontemporanea
via G. Murat 122/b – Bari
Periodo
5 maggio – 15 giugno 2012
Orario di apertura
dal martedì al sabato, dalle 17.30 alle 20.30
Info393.8704029 – 392.5985840
info@muratcentoventidue.com
www.muratcentoventidue.com


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