Martino Genchi

TESTO

IMMAGINI

BIOGRAFIA

L'opera in mostra al Margherita
 
Una videocamera ruota su stessa inquadrando, come un satellite artificiale in orbita caotica sotto la cupola del Teatro Margherita, tutto ciò che accade nello spazio circostante a 360° grazie al giroscopio, una rudimentale struttura rotante,  in cui è collocata. Le immagini, cangianti e multiple, vengono proiettate in tempo reale all’interno dello spazio espositivo.
L’opera di Martino Genchi, frutto della rielaborazione di utensili d’uso quotidiano, come spesso accade nel suo lavoro, è un dispositivo ottico che lancia “uno sguardo immersivo” sull’architettura del Margherita e sull’arte che lo abita, nonché sul pubblico che con la sua presenza dà significato a entrambe.  Ricordando l’esperienza del workshop di luglio, l’artista afferma: “Guardare e pensare sono le azioni che abbiamo compiuto nella città e nel Teatro. Quindi questo progetto è una riflessione sul nostro essere qui  e sul perché siamo qui”.


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