L'opera in mostra al Margherita
Thomas Braida disegna e dipinge personaggi di sua invenzione traendo spunti dall’attualità della cronaca, dall’iconografia popolare e religiosa ma anche dalla storia della pittura, e li fa abitare mondi altrettanto immaginativi dove, nella ricerca della “bellezza della diversità”, il confine tra orrore e ironia è spesso labile. Talvolta l’artista dà corpo alle sue bizzarre creature trasformando oggetti d’uso comune in sculture estemporanee. Un po’ come ha fatto nel Teatro Margherita, trasfigurando in chiave ludica e poeticamente sgangherata la terrificante galoppata dei Cavalieri dell’Apocalisse.
Le quattro figure, emblemi delle calamità che tormentano l’umanità secondo San Giovanni e il suo Libro della Rivelazione, sono state fabbricate da Braida rimaneggiando dondoli a gettone - un tempo presenti all’esterno di quasi ogni bar e gelateria e oggi mestamente in disarmo - insieme a vari elementi di recupero e abbondante materia pittorica.
