04.11.2012 UMANA NATURA. RESIDENZE DI ARTE CONTEMPORANEA

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UMANA NATURA. RESIDENZE DI ARTE CONTEMPORANEA FRA PAESAGGIO E FORME CIVILI.

Masseria Torcito Cannole (LE). A cura di Anna Cirignola e Adriana Polveroni. Presentazione 4 novembre, ore 12 

UMANA NATURA

Residenze di arte contemporanea fra paesaggio e forme civili

Parco di Torcito – Comune di Cannole (LE)

ottobre – dicembre 2012

Apertura delle mostre dall’ 8 dicembre 2012 al 7 gennaio 2013

A cura di Anna Cirignola e Adriana Polveroni

Progettazione e organizzazione: Roberto Ricco

 

UMANA NATURA

Mira a costruire relazioni significative tra artisti contemporanei e territorio attraverso progetti di ricerca e interazione con il paesaggio e le persone di una comunità.

Il progetto privilegia le forme residenziali affinché la permanenza sia possibilità concreta per conoscere  luoghi e persone. E motivo di interesse per un turismo curioso e culturalmente attivo.

Il progetto che vede al suo centro la Masseria Torcito, situata in un angolo bellissimo del Salento tra Otranto e i laghi Alimini, può essere l’occasione per realizzare una proposta mirante allo sviluppo di un turismo sostenibile e non predatorio, e un reale investimento nella cultura contemporanea che vada oltre le consuete ed abusate attività espositive.

Il progetto si articola in tre distinti iniziative che disegnano un unico percorso per sperimentare modalità di interazione tra il Parco Torcito e il territorio circostante. Di seguito le sezioni del progetto.

Primo appuntamento, Masseria Torcito - Comune di Cannole (LE)

 

QUESTO PARCO È LA MIA CASA

Workshop residenziale/concorso “Il Giardino come Opera d’Arte

22-26 ottobre Workshop

Presentazione e premiazione dei lavori, 7 dicembre. Esposizione aperta fino al 7 gennaio 2013

Cosa succederebbe se concedessimo a un artista la possibilità di occupare una parte del Parco Torcito per ripensarlo come luogo di vita, spazio d’azione, lavoro, meditazione? In una parola per farne la propria “casa”? Nascerebbe una dimora condivisa con altri artisti, un atelier di esperienze creative ed esplorative del luogo.

L’esperienza residenziale coinvolge un gruppo di dieci artisti salentini chiamati ad  elaborare proposte e soluzioni destinate ad abitare il Parco. Che saranno sviluppate da un artista scelto con una comprovata sensibilità per l’Arte Ambientale e in grado di  avviare un generoso processo di scambio attraverso il workshop/concorso “Il Giardino come Opera d’Arte”.

Da questa esperienza verrà selezionata dalla giuria, composta da Antonio Annicchiarico (artista e designer), Marco Bagnoli (artista), Anna Cirignola (curatrice) e Elena Quarestani (fondatrice di Assab One, Milano), una proposta che sarà realizzata come prima opera da destinare al Parco della Masseria.

Le bozze dei progetti nati dal “Giardino come Opera d’Arte”: disegni, foto e altri materiali, saranno invece esposti in modo permanente nelle sale della Masseria Torcito e presentate la prima volta il 7 dicembre, a conclusione del progetto.

L’artista ospite per il 2012 è Idetoshi Nagasawa

A lui e i dieci artisti invitati in residenza per “Il Giardino come Opera d’Arte” (Azzurra Cecchini, Antonio De Luca, Andrea Epifani, Michele Guido, Andrea Magaraggia, Emanuela Rizzo, Silvia Ruggeri, Fernando Schiavano, Federico Semerano e Ingrid Simon) è affidato il compito di aprire la fase progettuale di UMANA NATURA.

Secondo appuntamento, Comune di Cannole (LE)

QUESTA CASA È LA MIA ARTE

Residenze creative di un gruppo di artisti nelle abitazioni di Cannole

Residenze, 1 – 4 novembre

Presentazione dei lavori, 7 dicembre

Esposizione aperta su prenotazione dall’8 dicembre al 7 gennaio 2013

A Cannole, distante 3 chilometri dalla Masseria Torcito, sono selezionate alcune famiglie desiderose di realizzare una reinterpretazione della propria casa, facendone il luogo di una inedita forma di accoglienza.

Per ogni famiglia/casa è individuato un’artista salentina a cui sarà chiesto di realizzare un’opera che rimarrà esposta in situ.

Punto di snodo di questa fase del progetto è l’innovativo modello di residenza realizzato nelle case di alcuni abitanti di Cannole che, da abitazioni, diventano “Domicili d’Artista”.

Il processo di scambio, avviato con il workshop di Nagasawa, matura così in un dono reciprocamente condiviso: le famiglie di Cannole aprono la propria casa agli artisti e questi lasciano loro un’opera realizzata durante la residenza.

La presentazione delle opere e delle case è fissata per domenica 4 novembre 2012 dalle ore 12.00 alle ore 16.00  con il percorso Umano Mezzodì a cura di Katia Manca.

Umano Mezzodì è un pranzo partecipato, un'azione d'arte relazionale in cui, attraverso la condivisione del cibo passano i primi scambi, le prime relazioni umane, motore della rigenerazione. Le portate la preparazione e i luoghi del mangiare saranno decisi dagli abitanti di Cannole e dagli artisti e da chiunque vorrà aderire.

Gli artisti che partecipano a QUESTA CASA È LA MIA ARTE sono: Azzurra Cecchini, Valentina D’andrea, Rosamaria Francavilla, Silvia Ruggeri, Guendalina Salini e Ingrid Simon

Terzo appuntamento: Parco Torcito

SAVE THE ART

Ricollocazione di opere dismesse

Presentazione, 7 dicembre 2012

L’opera sarà ospitata nel Parco Torico per un anno.

 

Con SAVE THE ART si vuole avviare un nuovo meccanismo di donazione di opere d’Arte Ambientale che rafforzi la vocazione di Torcito a luogo permanente per l’arte contemporanea.

La forte accelerazione che vive l’arte contemporanea ha determinato un aumento della produzione, ma spesso anche una parallela dismissione della stessa.

Le opere nascono e muoiono altrettanto rapidamente. Per abbandono, incuria, oblio o semplice stanchezza del rapporto con il luogo di origine.

Contro questo modello di “crescita” e di consumo, proponiamo di preservare concretamente il lavoro degli artisti realizzando un “Deposito dell’Arte Presente”, riallacciandoci quindi simbolicamente a quella importante esperienza avviata da un gruppo di collezionisti torinesi alla fine degli anni Sessanta che, peraltro, favorì la nascita dell’Arte Povera.

In questo caso, non si vuole promuovere una nuova stagione artistica, ma dare accoglienza alla tanta arte che viene realizzata, ma destinata a una vita effimera.

Per la vastità del suo impianto, per la presenza del grande Parco che la circonda e per la sua indubbia bellezza, la Masseria Torcito si presta ad essere la dimora ideale per “salvare l’arte”. 

Ribaltando, quindi, il criterio site specific, la Masseria intende accogliere opere realizzate altrove, ma che qui conosceranno una seconda vita.

Molte sono le possibilità di “SAVE THE ART”: dalle produzioni effimere delle biennali, alle opere di proprietà di artisti che non trovano spazio nei loro studi, a quelle di proprietà pubblica e recuperate da privati.

Una commissione artistica e scientifica, composta da Maria Centonse (Fondazione Merz, Torino), Anna Cirignola (curatrice), Hedwig Fijen (Presidente di Manifesta), Emiliano Gandolfi (architetto, urbanista), Adriana Polveroni (critica d'arte), Lia Rumma (gallerista), Toti Semerano (architetto) e  Fulvio Zendrini (manager della comunicazione), avrà il compito di promuovere e raccogliere le donazioni, valutare la qualità dell’operazione artistica, e seguire il progetto di ricollocazione.


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