05.06.2012 “La Creanza” di Pierluca Cetera da Formaquattro a Bari

TESTO

IMMAGINI

Le storie le scrivono gli uomini, comprese quelle su Dio. Ma anche sotto dettatura o su precise istruzioni conferite dall’alto le parole “accadono” come quei fatti raccontati in piazza, si riempiono di nomi e di carne, diventano umane e plastiche e mentali. (R. Lacarbonara)
Con la doppia serie pittorica de “La Creanza”, Pierluca Cetera ricompone e rivisita la verità storica della Genesi. L’artista manomette la scrittura e la popola di corpi presi da un immaginario non proprio “confacente”. Ci sono un po’ tutti i figuranti della sua abituale drammatizzazione pittorica: una popolazione fatta di deformi, allucinati, squilibrati.
Il titolo della mostra prende il nome dall’antico termine usato per indicare l’allevamento delle bestie e successivamente adoperato nella definizione della corretta educazione dei minori. L’intera opera esplica una complessa correlazione tra l’umano e il bestiale, nella doppia cifra di un evoluzionismo che appartiene tanto alla morfologia dei corpi quanto all’etica delle relazioni umane. Protagonista è sempre il corpo con la sua nudità ed una certa impacciata movenza. Un corpo tra i corpi, in una prossimità ora affettiva ora oltraggiante con il branco di animali che assedia la scena.
In mostra sono esposte le due serie composte da sette opere ad olio su tavola, insieme con l’opera “Il Custode”, un lavoro che ripropone uno dei soggetti più ricorrenti nella figurazione classica, l’uccisione di Abele. Si tratta di un intervento risolutivo che completa il plot della rappresentazione e funziona come sintesi e tradimento dell’intero impianto seguito da Cetera. Anche in questo caso la titolazione svela un piano significativo sotterraneo. “Non sono il custode di mio fratello” – ribatte Caino interrogato da Dio; in questa fallace ammissione si cela l’intera matrice dell’opera di Cetera: l’esigenza dell’uomo (e dell’artista) di custodire un tradimento, di governare la brutalità e la morte, di assegnare alla storia una verità, un passato, un’interpretazione ma con la consapevolezza di non poter custodire alcuna Verità, alcun privilegio, alcuna immunità dal peccato e dall’errore.
La presentazione dei lavori è affiancata ai testi dello scrittore ceco Boumil Hrabal, autore estremamente vicino alla ricerca dell’artista rispetto ai temi della instabile individualità psichica e delle innocenti perversioni del soggetto contemporaneo.
 
LA CREANZA DI LUCA CETERA
A cura di Roberto Lacarbonara. Testi di Boumil Hrabal, testo critico di Roberto Lacarbonara
Bari, 5 giugno - 5 luglio 2012
Prolungamento Via E. Caccuri 31 70124 Bari (Ba)


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