18.04.2015 SANDRO BULGINI "TARANTO OPERA VIVA"

TESTO

IMMAGINI

SANDRO BULGINI "TARANTO OPERA VIVA", galleria Cosessantuno. Inaugurazione sabato
18 aprile dalle ore 18, Palazzo Pantaleo, Taranto

 

SANDRO BULGINI, "TARANTO OPERA VIVA".

 La galleria Cosessantuno è lieta di annunciare l’inaugurazione – sabato 18 aprile dalle ore 18 presso Palazzo Pantaleo - della mostra Taranto
Opera Viva di Alessandro Bulgini, risultato del progetto artistico condotto nell’ultimo mese. Dal 18 marzo, infatti, una serie di
interventi, azioni e attività artistiche multidisciplinari hanno coinvolto l’intera comunità cittadina, e in particolare quella della
città vecchia: luoghi, identità personali e collettive, aree pubbliche e private, realtà culturali ed economiche urbane hanno collaborato e
collaborano a un grande, inclusivo workshop quotidiano.

Dieci magliette e una felpa rosse con logo Taranto Opera Viva, un pantalone da tuta, due paia di pantaloni e scarpe anch’esse rosse: questo l’
abbigliamento indossato da Bulgini durante la sua permanenza in città, utile ad essere il più possibile soggetto d'attenzione nei percorsi
quotidiani. L’intenzione dell’artista è stata dunque quella di relazionarsi fortemente con i residenti e, tramite lo scambio
culturale, stabilire relazioni vivide con luoghi e persone, lasciando tracce oggettuali, performative, pittoriche, installative. La mostra
negli negli spazi di Palazzo Pantaleo (visitabile fino al 16 maggio) è una sorta di compendio delle molteplici attività svolte in città
durante questo intenso, splendido ed elettrico mese.

Obiettivo dichiarato: valorizzare l’identità della città e dei suoi abitanti, trasformando con il contributo di tutti, e proprio per il contributo di
tutti, Taranto in un luogo di sperimentazione artistica, di festa, di accoglienza e socialità.

Christian Caliandro e Alessandro Facente hanno curato e accompagnato dal punto di vista critico il progetto nelle sue fasi. Lino De Guido operatore territoriale, residente nel quartiere, ha avuto il compito di guidare l’artista per i vicoli e le postierle, nelle case delle famiglie, in visita per le paranze e i suoi infaticabili pescatori, nelle botteghe artigiane e commerciali, negli spazi culturali e associativi che abitano e vivono la Città Vecchia di Taranto.

Tutto questo nella convinzione che le città sono prima di tutto esistenze, relazioni umane – non infrastrutture materiali: se la nostra attenzione si focalizza sull’ecosistema (costituito da paesaggio architettonico, paesaggio naturale e paesaggio umano), sulla temperatura e sulla qualità di questo ecosistema, ecco che le sue funzioni - e le disfunzioni – ci saltano all’occhio più chiaramente.
Chiudere l’arte e la cultura in luoghi deputati, istituzionali, segregarla all’interno di recinti non è mai stata un’opzione salutare, democratica, intelligente: meno che mai in questo momento storico.
Proprio l’assenza (la vacanza) momentanea di questi luoghi istituzionali è un’occasione preziosa da cogliere e agganciare: essa è in grado infatti di favorire l’adozione di pratiche (e politiche) radicalmente innovative.

Un sentito ringraziamento va rivolto alle aziende che hanno sostenuto questo progetto, in ordine casuale: la Print Me Editore per la realizzazione dell'impianto grafico, il caseificio Marzulli per la degustazione dei prodotti caseari che saranno offerti nel corso del vernissage, la ferramenta Perrone
fornitrice di tutti i materiali utilizzati dall'artista, la per la dotazione di accessori tecnologici, il Palio Café per il supporto logistico offerto, il Caffè Letterario - Cibo per la mente - , per essere stata la base operativa del gruppo di lavoro.
Preziosa e determinante è stata la collaborazione del fotografo tarantino Cosimo Calabrese, che ha seguito quotidianamente l'artista nelle sue azioni
performative.
L'evento è stato patrocinato ed in collaborazione con il Comune di Taranto.


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