ALTROVE: YANG FUDONG. A cura di Davide Quadrio e Massimo Torrigiani. 26 luglio - 4 settembre 2014, Gagliano del Capo (Lecce)
CAPO D’ARTE #5
Altrove :YANG FUDONG A CURA DI DAVIDE QUADRIO E MASSIMO TORRIGIANI
26 LUGLIO - 4 SETTEMBRE 2014
GAGLIANO DEL CAPO (LECCE)
www.capodarte.it +39 3485101534
silvia.palermo@quattrozeroquattro.com
Dal suo speciale luogo d’osservazione, dalla sua posizione de finibus terrae, Capo d’Arte
2014 si rigenera affacciandosi su mondi artistici sconosciuti, e fa dell’esplorazione delle
scene artistiche di altri continenti il suo obiettivo per il futuro. Punta l’immaginazione su
luoghi di frontiera, incontro e contrasto, attraverso l’opera di artisti che all’altro capo del
mondo affrontano le questioni dei limiti e dei confini, geografici e culturali. Per esplorare
ciò che ci avvicina e ci distanzia nel tempo e nello spazio. Quello che c’è tra l’arcaico e il
contemporaneo, tra l’Asia, l’Africa, il Sud America e l’Europa.
Quando ci si affaccia sull’infinito si guarda lontano. La ricerca di quest’anno scopre
l’arte contemporanea cinese – espressione di una delle culture globali più profonde,
influenti e ignote – portandola nei luoghi pubblici e storici di Gagliano del Capo, per
farla entrare nella trama di un luogo lontanissimo dalla sua gestazione.
Un’occasione unica, un artista celebrato globalmente, ma poco visto in Italia: Yang
Fudong, autore di video, pittore e innovatore, la cui influenza si estende al cinema e alla
fotografia.
L’intenzione è di fare di Gagliano del Capo un piccolo centro, ma un centro,
dell’arte contemporanea, e dotarla di un progetto di respiro internazionale, anche in
collaborazione con altri progetti e luoghi simili, in Italia e nel mondo.
Nel suo lavoro, di estremo rigore estetico e tecnico, passato e presente si fondono in un
immaginario onirico, polarizzato tra il favoloso e il grottesco, che prende le mosse, tra
una miriade di influenze e rimandi, anche dalla cultura modernista di Shanghai.
Città di porto e di frontiera, crocevia di culture regionali dell’Asia-Pacifico e influenze
occidentali, dove negli anni 20 del ’900 prese vita la prima forma di modernismo cinese.
Una cultura sommersa per decenni, che adesso riaffiora in modi e forme trasfigurate:
una matrice che rende la città luogo dall’immaginario globale unico e diverso.
La mostra, strutturata per contrasti di scala e immaginario, prevede l’esibizione di una
serie di video che testimoniano il corpo centrale dell’opera di Yang Fudong, insieme a
un’installazione sonora nella piazza principale del paese.
Curata da Davide Quadrio e Massimo Torrigiani (direttore artistico di Capo d’Arte per il
triennio 2014-16), Altrove: Yang Fudong avrà luogo dal 26 Luglio al 4 Settembre 2014 in
spazi diversi del centro storico: i video saranno infatti proiettati in tre case disabitate
e nel sorprendente spazio espositivo di un edificio patrizio, Palazzo Comi, sede della
Fondazione Via Vai.
Nato a Pechino nel 1971, diplomato all’Accademia di Belle Arti di Hangzhou,
artisticamente attivo a Shanghai, Yang Fudong ha contribuito con opere e mostre
importanti a portare la nuova creatività cinese al centro della scena mondiale.
Tra le personali recenti, nel 2013: la retrospettiva al Toronto Film Festival (Canada);
Estranged Paradise, Kunsthalle Zurich; Estranged Paradise, Berkeley Museum, San
Francisco; Yejiang/The Nightman Cometh, ShanghART, Singapore.
Nel 2012: Quote Out of Context all’OCT Contemporary Art Terminal di Shanghai;
The Fifth Night alla Vancouver Art Gallery; Mariam Goodman Gallery New York.
Nel 2011: The Distance of Reality, Wifredo Lam Contemporary Art Center, Havaianas
(Cuba); Utopia and Reality, Espoo Museum of Modern Art, Tapiola (Finlandia);
One Half of August, Parasol Unit Foundation for Contemporary Art, Londra;
No Snow on the Broken Bridge, Sherman Contemporary Art Foundation, Sydney,
e Institute of Modern Art, Brisbane.
ASSOCIAZIONE CULTURALE
VIA VAI
VENTIQUATTRO DI MAGGIO, 32-34
73034 GAGLIANO DEL CAPO (LE)
PAL AZZO COMI
Progetto
sostenuto da:Massimo Torrigiani è nato a Bari nel 1966 e vive a Milano, dove è direttore del
Comitato Scientifico del PAC, museo d’arte contemporanea.
Dal 2010 al 2012 ha diretto SH Contemporary, la fiera d’arte contemporanea di Shanghai,
portandola al suo apice progettuale.
Tra il 1993 e il 2010 ha ideato e diretto la rivista d’arte Boiler e il mensile di estetica
contemporanea Rodeo; organizzato eventi e rassegne d’arte e musica in club e spazi
non convenzionali; lavorato con università, centri di ricerca e case editrici a progetti sul
rapporto tra cultura e città; curato progetti per aziende di moda e design; scritto d’arte
e costume per periodici come Purple, Rolling Stone e L’Uomo Vogue.
In questo momento, a Shanghai, è direttore creativo di Art in the City, un festival d’arte
alla sua prima edizione, mentre a Istanbul sta curando, con Davide Quadrio,
la prima importante mostra di arte contemporanea cinese, nell’ambito delle attività
di Contemporary Istanbul, la più importante fiera d’arte della città.
Contemporaneamente, con Boiler Corporation, la casa editrice e agenzia creativa che
ha co-fondato nel 2001, sviluppa progetti culturali e di comunicazione per aziende
e istituzioni e lavora allo sviluppo delle attività di Fantom, il progetto editoriale e
curatoriale dedicato alla fotografia e alla musica iniziato con la pubblicazione di un
trimestrale e di una serie di photobook.
Davide Quadrio, nato a Busto Arsizio (VA) nel 1970, vive a Shanghai dal 1991.
Dopo aver fondato e diretto, tra il 1998 e il 2010, il BizArt Center di Shanghai,
primo laboratorio artistico-creativo non-profit della città, nel 2007 ha creato Arthub Asia,
piattaforma dedicata alla produzione, cura e sviluppo dell’arte contemporanea asiatica
e in Asia. Nell’ambito di queste esperienze ha realizzato innumerevoli mostre, progetti
didattici e di scambio culturale, promovendo le relazioni tra istituzioni di tutto il mondo.
È stato direttore artistico dello spazio creativo Bund18 di Shanghai (2005-08) e curato
l’edizione cinese della mostra dedicata dal Victoria & Albert Museum a Vivienne
Westwood e di quella itinerante di Droog Design (a Shanghai, Shenzhen, Pechino),
oltre la personale di Olivo Barbieri durante la Biennale di Shanghai 2006,
istituzione per la quale nel 2012 ha curato e coordinato il progetto dei City Pavilions.
Tra le sue iniziative più recenti, la cura della mostra dell’artista Qiu Zhijie alla
Fondazione Querini Stampalia durante la Biennale di Venezia 2013; la personale di Yang Fudong al Toronto Film Festival 2013; la mostra dell’artista indonesiano Jompet alla
Fondazione Gervatusi di Venezia durante la Biennale 2011.
Suoi articoli sono pubblicati in tutto il mondo su riviste, libri e cataloghi.
È membro del Comitato Scientifico del PAC, museo d’arte contemporanea di Milano
e dal 2011 docente presso l’Istituto di Arti Visive di Shanghai.
In questo momento sta progettando l’ala dedicata al contemporaneo dell’Aurora
Museum (Shanghai) e, con Massimo Torrigiani, la prima importante mostra d’arte
contemporanea cinese a Istanbul, nell’ambito delle attività della fiera d’arte
contemporanea della città.
Capo d’Arte è un’associazione culturale senza fine di lucro che promuove l’arte
contemporanea in Salento e della quale, oggi, fanno parte Francesca Bonomo e
Francesco Petrucci. Sin dal 2010, ogni anno Gagliano del Capo ha ospitato una mostra
di arte contemporanea con opere di più di 20 artisti di fama internazionale, tra cui
Michelangelo Pistoletto, Kader Attia, Latifa Ekchach, Francesco Arena, Adrian Paci,
Rossella Biscotti e Sislej Xhafa.