30.05.2014 GIUSY PIRROTTA, "THE QUALITY OF SCALE".

TESTO

IMMAGINI

GIUSY PIRROTTA, "THE QUALITY OF SCALE". Muratcentoventidue Artecontemporanea, Bari. Opening venerdì 30 maggio 2014, ore 19.30

La galleria Muratcentoventidue Artecontemporanea prosegue il suo percorso espositivo con The Quality of ” Scale”, la mostra personale di Giusy Pirrotta.

Il lavoro di Giusy Pirrotta si basa sullo studio e la manipolazione dell’immagine in movimento e la relazione tra i suoi codici di rappresentazione e gli elementi che la compongono.

Un aspetto basilare della sua ricerca riguarda il carattere effimero dell’immagine in movimento, che in quanto luce è impossibile da fruire senza attrezzatura specifica e i fenomeni percettivi relativi alla sua fruizione.

La sua analisi si concentra sulla materialità del medium e in particolare sull’attrezzatura usata per la sua produzione/fruizione, entrambi gli elementi sono intesi in modo da mettere in rilievo le qualità scultorie/auto-referenziali dell’immagine in movimento e la relazione con il paradosso che si riferisce alla sua evanescenza.

E’ particolarmente interessata all’architettura dell’immagine in movimento nella sua interazione con lo spazio fisico installativo, di conseguenza molti dei suoi interventi sono site-specific con l’intento di creare ambienti visivamente dinamici, dove l’immagine proiettata possa essere scomposta e integrata nello spazio architettonico e relazionata inoltre a degli elementi scultorei.

Il progetto espositivo indaga la relazione tra la nozioni relative alla definizione di pubblico/intimo e monumento/oggetto con particolare riferimento alla qualità della scultura all’interno dello spazio espositivo e come questa possa entrare in relazione con lo spettatore, la luce e l’immagine in movimento.

“The quality of intimacy is attached to an object in a fairly direct proportion as its size diminished in relation to oneself. The quality of publicness is attached in proportion as the size increases in relation to oneself. (Morris Robert (1995) Continuous Project Altered Daily, The Writings of Robet Morris, in Note on Sculpture Part 2, p13, October Book, the MIT Press, Cambridge)

Robert Morris definisce parte di questi concetti nelle sue riflessioni sulla scultura analizzando la relazione tra strutture scultoree, spazio espositivo e spettatore. Un oggetto di piccole dimensioni determina una relazione più intima con lo spettatore poiché non richiede molto spazio intorno a sè , di conseguenza la relazione tra lo spettatore e l’oggetto è più intima all’opposto di uno di grandi dimensioni cui occorre invece molto spazio per essere visualizzato nella sua interezza creando di conseguenza un diverso rapporto con il pubblico e lo spazio espositivo. In questo è possibile definire la differenza tra monumento e oggetto.

Inoltre, diversi tipi di poligoni, come quelli semplici, non implicano il movimento intorno alla struttura per coglierne il loro senso e la loro interezza. Il cubo e la piramide, per esempio, sono solidi semplici che danno allo spettatore un immediato senso della loro forma nella loro relativa semplicità senza la necessità di un movimento intorno alla struttura. Questo senso d’immediatezza è dato da fenomeni che si riferiscono alla percezione visiva come shape constancy/costanza della forma, tendencies towards semplicity/tendenza alla semplicità e alla memoria.

Dal confronto con questi temi nasce l’intervento site-specific realizzato appositamente per lo spazio della galleria che prevede la realizzazione di strutture scultoree semplici e complesse in relazione allo spazio espositivo, alla fruizione della luce a dell’immagine.

Sede

Muratcentoventidue-Artecontemporanea

Via G. Murat 122/b – Bari

Inaugurazione

Venerdì 30 maggio 2014, ore 19.30

Periodo

30 maggio – 7 luglio 2014

Orario di apertura dal martedì al sabato,

dalle 17.00 alle 20.00

Info

393.8704029 – 392.5985840

mailto:info@muratcentoventidue.com" info@muratcentoventidue.com h

ttp://www.muratcentoventidue.com

https://www.facebook.com/MuratcentoventidueArtecontemporanea

https://www.giusypirrotta.com

Giusy Pirrotta

Nata a Reggio Calabria (1982)

Vive e lavora a Londra

La sua formazione comprende pittura, scultura, fotografia e performance all’Accademia di belle Arti di Firenze. Dopo un breve periodo a Milano, si sposta a Londra per un Master in Fine art al Central Saint Martin College of Art and Design dove inizia a lavorare con mezzi diversi, tra cui il film 16mm in maniera strutturalista. Conclude uno stage di formazione presso PresTech Film Laboratories per il restauro e preservazione della pellicola, e un programma di Artista in Residenza al Central Saint Martin College of Art and Design nel dipartimento Film & Video. Attualmente è al primo anno di ricerca presso L’UCA University for the Creative Arts In Farnham, con un progetto di dottorato teorico-pratico che studia l'immagine in movimento e la sua relazione con l’architettura. Nel 2012 vince il Red Mansion Art Prize trasferendosi a Pechino per un mese con mostra di fine residenza al Royal College of Art, a Londra. È stata segnalata come finalista per il Nova Award come migliore lavoro prodotto per il Master in Fine Art 2011 per il Central Saint Martin College, con mostra alla Lethaby Gallery di Londra. Tre le mostre più recenti: Le figlie di Eva, Fama Gallery, Verona; Journey in the center of my mind, Bunkhouse, Madrid; Analougue recurring, Lo & Behold gallery, Londra; Young at art 2013, Maca Museo Arti Contemporanea, Cosenza; Lumen, Mars, Milano.  formazione, workshop e residenze 2013Phd in film Studies University of Creative Arts, Farnham  PresTech Film Laboratories, restauro della pellicola

2012

Artista in residenza, specialista 16 mm Film, dipartimento Film, Central Saint Martin College


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