30.10.2012 ETTORE FAVINI e HE-HE, THE SUN BEHIND THE CLOUDS

TESTO

IMMAGINI

 

Il 30 ottobre alle ore 18 presso il PAV - Parco Arte Vivente a Torino si terrà l'inaugurazione della doppia personale di Ettore Favini e He-He "The sun behind the clouds" a cura di Claudio Cravero.
"L’avvicendarsi di sole e nuvole sul palcoscenico del cielo si riflette nel dialogo tra le ricerche artistiche ed estetiche di Ettore Favini e del duo anglo-tedesco He-He, che propongono immagini critiche del mondo in cui viviamo e della relazione, sbilanciata e fortemente dominante, che con esso intratteniamo. Ma accanto all’analisi e alla critica, le opere in mostra suggeriscono anche possibili equilibri di senso tra uomo e ambiente, rispecchiano le diverse posizioni sollevate dall’attuale dibattito ecologico".

Ispirato all’omonimo film (2009) per la regia di Tenzing Sonam, in cui il popolo tibetano, guidato dal Dalai Lama, lotta non tanto per l’irreversibile dipendenza dalla Repubblica Cinese quanto almeno per il diritto di espressione culturale e religiosa, il titolo della doppia personale fa riferimento a due precisi fenomeni naturali (il sole e le nuvole) intesi come corpi di un conflitto. La luce del sole può infatti essere oscurata da una coltre di nubi, e viceversa il pieno sole in un cielo terso conferma l’assenza di cirri e cumuli. Diventa così difficile assistere al coincidere della massima intensità di entrambi gli eventi naturali, dove la presenza dell’uno nega la possibilità dell’altro. Analizzati da Ettore Favini e il duo anglo-tedesco He-He, il sole e le nuvole costituiscono dunque i mezzi con cui gli artisti danno vita a vortici fumosi, flussi luminosi, accelerazioni meccaniche e cartografie in divenire, sia in forma grafica che installativa. Sono opere concepite quali immagini critiche rispetto alle derive ambientali generate dalla forte e distruttiva antropizzazione (tra queste il riscaldamento globale, lo scioglimento dei ghiacci e i disastri causati dalle centrali nucleari attraverso la cosiddetta “sindrome cinese”). Ma sono anche installazioni che, nel tentativo di suggerire possibili equilibri di senso tra uomo e ambiente, rispecchiano le diverse posizioni sollevate dall’attuale dibattito ecologico.

 


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