IL GIARDINO SEGRETO 2 DI ALESSANDRA LOZITO

Alessandra Lozito

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Chi pensa che Bari sia una città senza cultura si sbaglia. Chi pensa che i baresi non amino l’arte si sbaglia ancora. La questione è come viene veicolato questo interesse e come si articoli la sua circolazione.

Domani mercoledì 23 gennaio si inaugura, nella Sala Bona Sforza del Castello Svevo di Bari, la seconda parte della mostra Il Giardino Segreto. Opere d’arte dell’ultimo cinquantennio nelle collezioni private baresi, progetto realizzato dall’Accademia di Belle Arti di Bari e sostenuto dall’Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia. La prima puntata del progetto era stata allestita nel gennaio-febbraio 2011 negli spazi dell’ex Convento di Santa Scolastica. Questi due appuntamenti, entrambi a cura di Lia De Venere con la collaborazione di Antonella Marino, risultano essere complementari tra loro e affrontano il topic del collezionismo privato barese da diversi punti di vista fornendo uno sguardo completo della situazione di Bari e provincia. Dunque le opere d’arte contemporanea a Bari esistono, ma sono conservate esposte godute nella comodità di un salotto privato. Grazie a queste due occasioni finalmente alcune testimonianze inedite della storia dell’arte recente escono dalle raccolte private arrivando agli occhi e ai cuori della gente.

La principale differenza che caratterizza Il Giardino Segreto – part two, che integra e arricchisce di nomi nuovi l’elenco prestigioso della prima edizione, è “la scelta”-come ci spiegano la De Venere e la Marino- “di non utilizzare nuovamente l’approccio tematico o di assonanza iconica per la costruzione del percorso espositivo, piuttosto di suddividere le opere secondo un criterio generazionale”, dunque rispetto al background e al vissuto degli artisti in mostra. “Una relazione di per sé non scontata”, racconta la Marino, “ma che dalla comparazione tra i lavori e le date di nascita degli artisti rivela singolari assonanze con la temperatura creativa dei periodi di formazione”.

Le opere, e i relativi artisti, sono cinquantotto e provengono dal panorama internazionale, nazionale e locale. Nella prima sezione espositiva The War after - crisi e progetto balza alla vista lo Stright curved line x set, opera del 1971 del maestro del Minimalismo americano Robert Mangold o la tela del 1964 Da destra a sinistra di Mario Schifano esponente della celebre Scuola Romana di Piazza del Popolo, o ancora il monocromatismo di profondo effetto suscitato dalla Superficie bianca del 1999 di Enrico Castellani.

Nella seconda sezione Post/Moderni – Transizioni pittoriche e plastiche ritroviamo tre esponenti storici della Transavanguardia Mimmo Paladino, Sandro Chia e Nicola De Maria e ancora alcuni testimoni del gruppo formatosi nell’ex Pasticio Cerere a Roma come Nunzio, Bruno Ceccobelli, Domenico Bianchi, Gianni Dessì e Giuseppe Gallo. Spicca il nome internazionale di Alighiero Boetti, celebre per le sue mappe, qui con un lavoro “Senza titolo” in tecnica mista. Nella terza sezione Baby Boom, vi sono riuniti gli artisti nati intorno agli anni Sessanta tra cui Irene Kung, Luigi Billi, Thorsten Kirchhoff, Stefano Scheda, Daniele Galliano e Toxic.

Ancora un’ ultima sezione Fattore x e y – New generations con le giovani leve classe ’70 e ’80 dove prevale un significativo utilizzo del medium tecnologico e digitale attraverso cui esplode l’inquietudine e il senso di smarrimento in un mondo aperto alla grande comunicazione.

Un percorso ben articolato, interessante e variopinto. Piacevole da visitare e ripercorrere. Il Giardino segreto 2 accende la questione del collezionismo barese ponendo alcune significative domande. Perché la collezione resta un bene privato e non diventa motore di un processo culturale che attivi la creazione  di una istituzione in parte pubblica? Perché la nostra città deve “nascondere” o confinare la propria cultura del contemporaneo tra le cerchie di una ‘oligarchia’, indispensabile sì, ma priva di spinte verso il collettivo?

Le risposte sono tante per una vicenda così spinosa. Nel frattempo recatevi al Castello Svevo e perdetevi tra i misteri celati nel Giardino Segreto, part two.

 

Artisti in mostra: Arcangelo, Donald Beachler, Domenico Bianchi, Luigi Billi, Alighiero Boetti, Thorsten Brinkmann, James Brown, Michele Carone, Enrico Castellani, Bruno Ceccobelli, Sandro Chia, Giuseppe Chiari, Christo, Daniela Corbascio, Cristiano De Gaetano, Nicola De Maria, Gianni Dessì, Rä Di Martino, Raffaele Fiorella, Paolo Fiorentino, Giosetta Fioroni, Ignazio Gadaleta, Daniele Galliano, Giuseppe Gallo, Goldiechiari, Paolo Grassino, Isola&Norzi, Iginio Iurilli, Thorsten Kirchhoff, Milan Kunc, Irene Kung, Susanne Kutter, Gianna Maggiulli, Robert Mangold, Giuseppe Maraniello, Silvio Merlino, Hermann Nitsch, Nunzio, Luigi Ontani, Gianfranco Pagnelli, Nam June Paik, Mimmo Paladino, Giuseppe Pinto, Pierluigi Pusole, Massimo Ruiu, Stefano Scheda, Mario Schifano, Peter Schuyff, Marinella Senatore, Donatella Spaziani, Pat Steir, Giuseppe Sylos Labini, Toxic (Torrik Ablack), David Tremlett, Antonio Trotta, Nicola Vinci, Andy Warhol, Li Wei. 


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