IN RICORDO DI CRISTIANO DE GAETANO di ANTONELLA MARINO

Antonella Marino

TESTO

IMMAGINI

Era forse il più dotato tra gli artisti pugliesi della sua generazione. E’ morto stanotte, a soli 37 anni, Cristiano De Gaetano, poliedrico talento nato a Taranto,  ma ormai ben inserito nel circuito artistico nazionale anche grazie al supporto della milanese  galleria The Flat di Massimo Carasi.

Non c’è molto da dire di fronte ad una morte assurda, seguita ad una lunga malattia:  impossibile da accettare specie quando si hanno appena trent’anni e tante energie, fisiche e creative, da mettere in campo. Cristiano era vitale, ironico, caustico, dotato di quell’ arguzia impertinente di chi si diverte un mondo a spaiare le tessere del nostro puzzle epocale, praticando un disinvolto “surf” tra fascinazioni estetiche di ambiti diversi, in cui innescare  cortocircuiti inediti e  spiazzanti. Virtuoso nel manipolare tutti i linguaggi (fotografia, pittura, scultura, video),  era capace di costruisce storie o situazioni grottesche che insinuavano dubbi sotto la pellicola dell’universo quotidiano. Negli ultimi anni la scoperta della cera pongo, usata a piccoli tocchi come un pittorico e iperrealistico bassorilievo, gli aveva offerto una sintesi in questa propensione alle contaminazioni linguistiche. La tradizione del ritratto e la pratica alta della pittura venivano così rilette con grande abilità ma sdrammatizzate con elementi spiazzanti e scanzonati, a partire dall’uso di un materiale solitamente adoperato dai bambini, di cui provocatoriamente si ribaltava il senso. 


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