30.03.2011

Replica all'assessore Barbanente sulla vicenda Bac-Lum

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31.03.2011
In merito alle notizie riportate dall’edizione barese di la Repubblica in data odierna non riscontriamo nei virgolettati attribuiti all’assessore regionale all’Urbanistica, Angela Barbanente nessuna traccia di smentita delle gravi e false insinuazioni a lei attribuite che riguardano la Lum Jean Monnet, come secondo partner privato dell’iniziativa. In particolare: «Noi vogliamo sapere per quale motivo è stata scelta la Lum e nessuno ha pensato di coinvolgere l'università pubblica» e: «Così com'è strutturata l'iniziativa, mi sembra una vetrina per la Lum, ripeto un'università privata. Una vetrina fatta però in un luogo pubblico con i soldi dei contribuenti. Non solo - conclude l'assessore - si pensa di andare a organizzare così, a spese pubbliche, un'esposizione di opere che poi andranno sul mercato, verranno vendute e verosimilmente subiranno delle variazioni di prezzo anche sulla base dell'esposizione. Io penso che in un meccanismo del genere la Regione debba rimanere fuori».
 
Affermazioni di questo genere, gratuite, infondate e false ledono il prestigio, l’onorabilità della nostra università che in questo campo da anni con il “Premio Lum per l’arte contemporanea” svolge un’azione meritoria densa di iniziative tese a diffondere la cultura dell’arte contemporanea nella nostra comunità e tutto ciò con un investimento significativo, importante e completamente a nostro carico per la prima edizione e quasi del tutto per la seconda.
Siamo l’unica università che svolge un’azione che dovrebbe meritare gratitudine e attenzione da parte della Regione che afferma di porre al centro della propria azione la cultura come motore di un nuovo sviluppo economico. Non si può essere avversati per le ragioni opposte per cui si dovrebbe essere gratificati da chi ha l’obbligo di tutelare gli interessi collettivi e il merito.
 
Pertanto siamo qui, ancora con spirito collaborativo e rispettosi del suo ruolo istituzionale, a chiederle una convincente smentita delle incredibili affermazioni che forse maliziosamente le sono state attribuite.
 
Emanuele Degennaro
Rettore dell’Università Lum Jean Monnet
 
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30.03.2011
Leggiamo nell’edizione odierna di Repubblica, nell’articolo firmato da Giuliano Foschini, dichiarazioni dal tono temerario che ci attribuiscono un coinvolgimento nella vicenda del progetto Bac del Comune di Bari.
Nello stesso articolo vengono riportate dichiarazioni attribuite all’Assessore regionale all’urbanistica Angela Barbanente dove si dice testualmente: “Così com’è strutturata l’iniziativa, mi sembra una vetrina per la Lum, ripeto un’università privata. Una vetrina fatta però in un luogo pubblico con i soldi dei contribuenti. Non solo si pensa di andare a organizzare così, a spese pubbliche, un’esposizione di opere che poi andranno sul mercato, verranno vendute e verosimilmente subiranno delle variazioni di prezzo anche sulla base dell’esposizione. Io penso che in un meccanismo del genere la Regione debba rimanere fuori”.
In primo luogo, increduli, non riusciamo a comprendere da dove e da quali atti, un Assessore così responsabile e autorevole possa aver tratto queste convinzioni. La nostra università, del progetto Bac, può condividerne i contenuti culturali, apprezzarne la metodologia organizzativa, ma non ha mai espresso alcun interesse a farne parte.
La nostra missione in questo campo si esprime in un’attività improntata a puro mecenatismo che si identifica con la rassegna “Premio Lum per l’arte contemporanea”: una piattaforma culturale che ha assunto un’ampiezza di ricerca, per un’arte pubblica e per il sociale, che ha guadagnato una notorietà e visibilità a livello nazionale ed è realizzato con risorse totalmente a nostro carico. Tutto questo è riscontrabile in un sito di nuovissima generazione dove vengono ospitati non solo i contenuti delle nostre produzioni culturali ma anche quelle dei tanti soggetti che operano sul nostro territorio in ambito artistico e culturale.
Per quanto riguarda il Teatro Margherita, il nostro unico merito è stato quello di averlo per primi individuato quale contenitore naturalmente vocato a ospitare eventi artistici in ambito contemporaneo e realizzato al suo interno la mostra collettiva degli artisti selezionati per la prima edizione del Premio: un evento che ha aperto all’arte contemporanea il teatro, visitato da oltre 30mila persone e realizzato al suo interno - anche con importanti adeguamenti strutturali - interamente a carico della nostra università.
Per quanto attiene al suo coordinatore, l’ing. Vito Labarile, nostro consigliere di amministrazione, che contrariamente a quanto afferma l’autore dell’articolo, svolge questo compito a titolo assolutamente gratuito – e di questo non possiamo che ringraziarlo – non riusciamo a comprendere dove possa esistere il suo conflitto di interessi: egli svolge questa attività in ambito strettamente culturale, coinvolgendo personalità importanti e autorevoli del mondo artistico nazionale ed anche internazionale con il risultato apprezzabile di aver contribuito ad una forte diffusione dei tanti temi e dei tanti linguaggi dell’arte contemporanea in ambito locale e non solo locale.
 
Emanuele Degennaro
Rettore dell’Università Lum Jean Monnet
 


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