21.01.2012

Lilong, una riflessione sul processo di urbanizzazione cinese

TESTO

IMMAGINI

Lilong

Una riflessione sul processo di urbanizzazione cinese
Valentina Ferrandes
 
Inaugurazione Sabato 21 gennaio 2012, ore 19.00
 
La galleria Muratcentoventidue-Artecontemporanea prosegue il programma espositivo con la mostra personale di Valentina Ferrandes. L’artista propone una serie di lavori video e fotografici, alcuni dei quali realizzati in Cina, che rappresentano una riflessione sul processo di urbanizzazione cinese e sui suoi effetti sugli aspetti performativi più tradizionali della vita  pubblica nei parchi di Shanghai.
Nel video Lilong, Valentina Ferrandes presenta una lettura interpretativa di spazio, tempo e luogo che sfrutta le potenzialità della lente etnografica in modo da rendere lo spettatore consapevole delle implicazioni dello sviluppo di quartieri residenziali e parchi pubblici nel centro di Shanghai. Tradotto dal cinese, Li significa “quartiere” e Long significa “vicoli”. Questa combinazione di residenze e vicoli definisce uno stile architettonico specifico studiato alla fine del diciannovesimo secolo come piano regolatore per città di Shanghai. La sua planimetria non e’ molto dissimile dall’Ippodameo, lo schema urbanistico presente nel quartiere Murat di Bari, la cui costruzione fu ordinata nel 1808 da Joachim Napoleon Murat. Nel suo film, Valentina Ferrandes registra gesti e comportamenti pubblici legati all’idea del Lilong per rendere visibile ciò che chiama “spazi interstiziali” urbani. L’uso controllato del mezzo video immerge lo spettatore nell’esperienza di un luogo sociale apparentemente naturale attraverso la minuziosa osservazione di singoli gesti e movimenti dei suoi abitanti, una generazione di cinesi traslati dalla tradizionale dimensione abitativa privata del lilong, a parchi pubblici aperti, o ai cortili interni di un vasto quartiere residenziale. Utilizzando la videocamera come estensione di una ricerca di stampo etnografico, iniziata durante una residenza presso l’Accademia di Arte Cinese nel 2008, Valentina Ferrandes invita a riflettere sul conflitto binario tra corpi pubblici e privati, tra l’artificialità degli spazi verdi naturali nella pianificazione della megalopoli cinese e la “gentrificazione” dei quartieri lilong, quel processo di trasformazione forzata di un quartiere popolare in uno residenziale.
Nel film, il progressivo dilatamento del campo visivo, contribuisce a contestualizzare l’idea di spazio, tempo e luogo geografico, in una narrativa di più ampia sperimentazione, a metà strada tra arti visive ed etnoantropologia di tipo documentario. La percezione visiva del luogo è suggerita dal passaggio da una serie di dettagli di vegetazione ripresa in primo piano ad una serie di campi lunghi dove attori involontari praticano arti marziali. L’intermittente e complessa dimensione sonora del film, rende lo spettatore consapevole dell’artificiosità dell’uso di una lente etnografica per l’investigazione della realtà nonché di una sua forte componente intrinseca di Fiona McDonald.
Fiona P. McDonald e’ dottoranda in Cultura Materiale e Antropologia Visiva presso la UCL, University City of London, Gran Bretagna. Curatrice e membro del collettivo Ethnographic Terminalia, ricercatrice presso la Massey University in the School of Visual and Material Culture – Nuova Zelanda, attualmente insegna presso la Sealaska Heritage Institute-Alaska, USA.
Sede
Muratcentoventidue-Artecontemporanea
via G. Murat 122/b – Bari
 
Periodo
21 gennaio-26 febbraio 2012 dal martedì al sabato: 17 | 20


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